mercoledì 20 giugno 2012

Perchè non mi è piaciuto Spider Island e invece mi è piaciuto Flashpoint

DOVEROSE PREMESSE:
Ci sono due fattori che sicuramente hanno influito sul mio giudizio, anche se in modo marginale penso.
In primis, Spiderman l'ho letto per tanti anni, mentre Flashpoint è la prima storia di Flash che leggo in vita mia.
Secondo, Spider Island l'ho letta in piccole dosi ogni quindici giorni mentre Flashpoint l'ho letta tutta d'un fiato in un'ora.



Spider Island è una bella storia, ma non eccellente. In pratica per via di una serie di fattori che rimandano alla saga del clone e allo spin off ragnesco di Vendicatori Divisi, delle cimici dei letti con poteri ragneschi cominciano a mordere i newyorkesi, così da infestare Manhattan di Uomi Ragni. Cosa non mi ha convinto?
Tante cose: innanzitutto penso che il concept di questa saga, per quanto dannatamente interessante, sia decisamente circoscritto.
Per "circoscritto" intendo che è una di quelle cose che dici "oh, che figata se tutti i newyorkesi beccano i poteri del ragno" ma poi si chiude lì; tipo "che bello sarebbe se ci fosse un film live action di Dragon Ball come si deve" o "nel prossimo film degli Avengers voglio Spiderman, Wolverine e un cammeo di He-Man and the Masters of Universe", roba che ipotizzi ma non vai oltre.  Non è facile (forse non è proprio possibile) articolare una cosa del genere in una storia. Cioè, può andare bene per un'immagine singola, per un what if. Ma sinceramente non vedo direzioni da far prendere a un arc in cui un'intera metropoli guadagna i poteri di un supereroe.
Spider Island si configura come un lungo battle royale tutti contro tutti di supereroi, supercattivi e supergentecomune per culminare in quello che io considero il finale più odioso (nonchè abitudine tra le più dure a morire in casa Marvel) che una storia di supereroi possa avere: il "cambiamo tutto per non cambiare niente".
Perchè alla fine della fiera non è che dopo questa saga ci sia un arricchimento del personaggio, un qualcosa di significativamente diverso...
Come fu per il già citato spin off ragnesco di vendicatori divisi in cui Spider Man finiva per diventare un enorme ragno, che diventava un bozzolo, che diventava un Peter Parker più forte capace di lanciare ragnatele direttamente dai polsi, ma poi dal nemico dopo le beccava uguale quindi più forte un par di palle.
E il fatto che la villain (di cui grazie a dio ho rimosso pure il nome) sia la stessa già ti fa nasare la puzza di merda a distanza.
I disegni di Ramos non li ho mai potuti godere troppo, che delle volte sembra che disegni il Tarzan della Disney.
Infine una considerazione.
Io vivo Spider Man come un supereroe solitario. Questa nuova politica di farlo bazzicare nei gruppi perchè Spider Man piace la trovo a tratti opinabile e a tratti proprio deleteria.
Ci sono abituato oramai che il Ragno sia culo e camicia coi Vendicatori (quali dei 500 gruppi di Vendicatori diversi?) però vivo lo stesso il personaggio come snaturalizzato.
Voglio dire: gran parte dei problemi che affliggevano Peter nelle storie classiche facevano capo ai macrotemi della solitudine e dell'incomprensione, problemi che appunto si sarebbero potuti risolvere tranquillamente se Spider Man fosse entrato in un gruppo, vanificando tanta riflessione, tanta poesia e tanti racconti che hanno fatto la storia del personaggio. Sarebbe come se nella storia di un naufragio, i naufraghi approdassero su un'isola deserta dove però c'è una nave nuova nuova pronta per ripartire: verrebbe vanificato il concetto di situazione problematica che l'ambiente "isola deserta" conferisce alla storia tramite la presenza di quella nave nuova nuova. Sarebbe come se Devil riacquistasse la vista...
Quindi vedermi Spider Man in questa torma urlante di personaggi coi suoi poteri, in una storia leggibile si, ma che non lascia il segno, mi ci ha fatto rimanere totalmente indifferente. Tanto che l'ho droppata a due numeri dalla fine e me la sono andata a leggere su Wikipedia.




Flashpoint è la mia prima storia di Flash e mi ci sono approcciato con curiosità, per rintracciare le radici del reboot DC. Ce le ho trovate solo parzialmente. Ma non è questo l'importante.
Non conosco Flash quindi non so bene dove questa storia affondi le sue radici, fatto sta che a un certo punto il Velocista Scarlatto si sveglia da una pennica in un mondo in cui qualcosa non va.
Gente che dovrebbe essere morta è viva e vegeta, continenti che dovrebbero essere vivi e vegeti sono sommersi (per colpa dell'inutile), Batman è mezzo rosso invece che giallo...
E Flash non ha più i poteri.
Nella nuova dimensione temporale tutto è diverso: Aquaman e Wonder Woman si stanno facendo guerra in Europa, nel senso che il primo ha sommerso Spagna e Francia e la seconda ha conquistato l'Inghilterra. E' l'apocalisse e il teatro in cui l'Altrimenti Inutile può dare sfogo alla distruttività del suo potere. No, non parlare coi pesci, l'altro.
Il Batman di questo universo schiaccia un po' tutti gli altri personaggi con la sua personalità titanica che emerge da ogni pagina. Ci sono i momenti divertenti, i momenti commoventi, i momenti avventurosi, i momenti tamarri.
Insomma c'è tutto il meglio che uno si aspetterebbe da una storia di supereroi.
E dei disegni che levati.
Talvolta le atmosfere della storia mi ricordano decisamente gli anni 90... soffermandomi su certe ambientazioni mi sono venute in mente cose come Gargoyles, Biker Mice, il cartone dell'Uomo Ragno che faceva su Solletico, e in generale quelle ambientazioni cupe, metropolitane, un po' Top Cow, un po'Image, nonsobenecomediremamisonovenuteinmenteecco.
Sono tutte associazioni mentali non totalmente giustificate, ma a me sono venute in mente quindi oh.
Ci avete fatto caso che da un po' di anni a questa parte nel mondo dei comics si riscontra questa tendenza degli sceneggiatori di scimmiottare lo stile dei telefilm che vanno di moda adesso? La battutina arguta per forza, il personaggio sagace con la personalità esuberante che dici "questo è un figo", le tematiche da storia d'amore romantico-pezzente (anche se il fumetto è di supereroi) etero o gay che sia...
Bè, qua non c'ho visto niente di tutto ciò.
E ho apprezzato da dio.
Sia chiaro, adoro i telefilm e le loro sceneggiature piene di battute taglienti e tutto, ma questa roba me la aspetto da un telefilm, mentre da un fumetto di supereroi non mi aspetto How I Met Your Mother in costume. E questa, nonostante il tema inflazionato dei viaggi nel tempo che alterano le cose, è una gran bella, VERA storia di supereroi come non ne leggevo da un bel po' di anni!
10 e lode!!!

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